Nella WWL 2023 ancora una volta si registra il più alto livello di persecuzione da quando la WWL viene pubblicata, confermando l’aumento costante degli ultimi anni. Altro segno visibile del declino della libertà religiosa dei cristiani nel mondo è il fatto che dall’edizione del 2021 troviamo nella mappa esclusivamente nazioni con un livello molto alto ed estremo di persecuzione e discriminazione.
La Corea del Nord torna al primo posto, ma con i livelli di persecuzione più alti di sempre (98 punti!). Questo aumento segue la nuova ondata di persecuzione promossa dalla “Legge contro il pensiero reazionario”, uno dei fattori che ha portato all’aumento degli arresti di cristiani e alla scoperta e conseguente chiusura di un maggior numero di chiese.
Nelle prime 5 posizioni, ci sono 3 nazioni fortemente islamiche, come evidenza del fatto che l’oppressione islamica rimane una delle fonti principali di intolleranza anticristiana: Somalia (2°), Yemen (3°) e Libia (5°). Per la precisione qui le fonti di persecuzione sono connesse a una società islamica tribale radicalizzata, all’estremismo attivo e all’instabilità endemica di questi paesi: la fede cristiana va vissuta nel segreto e se scoperti (specie se ex-musulmani) rischiano anche la morte. L’Eritrea risale di due posizioni (4°), confermando la propria nomea di “Corea del Nord dell’Africa”, così come la Nigeria sale ancora (6°), confermandosi la nazione dove si uccidono più cristiani al mondo (5.014, mai così tanti).
Il Pakistan al 7° posto è stabile nella top 10 da molti anni, rimanendo la seconda nazione al mondo dove si manifesta più violenza anticristiana (dopo la Nigeria). L’Iran (8°) non si smentisce, rimane tra le nazioni dove la vita della chiesa è più difficile: costretti ad incontrarsi in piccoli gruppi in casa, i cristiani e le chiese sono percepiti come minacce al regime islamico e, come in tutti i succitati paesi islamici, i convertiti al cristianesimo sono esposti a maggiori rischi. Attenzione: l’attuale destabilizzazione del Paese dovuta ai tumulti è iniziata nel settembre 2022, quindi verso la fine del periodo di analisi di questa ricerca. Un eventuale impatto sulla persecuzione dei cristiani lo vedremo soprattutto dalla prossima WWL.
L’Afghanistan scende al 9° posto. Dopo la riconquista del potere dei Talebani nel 2021, molti cristiani sono stati uccisi, tramite una vera e propria caccia all’uomo. Una piccola parte è riuscita, però, a nascondersi, mentre una grossa fetta è fuggita all'estero. Tutto ciò, però, accadeva nel 2021. Nel 2022, invece, cala vistosamente il punteggio relativo alla violenza contro i cristiani, poiché l'attenzione dei Talebani si è concentrata sul consolidare il loro potere, affermando a più riprese che ogni presenza cristiana era stata debellata. Ciò fa comprendere che questa diminuzione degli atti violenti nel periodo in esame non significa assolutamente che la vita dei convertiti alla fede cristiana sia più sicura. Semplicemente hanno smesso di cercarli e l’esiguo numero rimasto vive a un livello totale di clandestinità (si veda più avanti per analisi dettagliata).
Il Sudan, su cui si erano riposte speranze nel 2021, risale al 10° con un aumento di 4 punti spalmati su tutte le sfere della vita del cristiano. Infine, completa le 11 nazioni dove si registra un livello di persecuzione e discriminazione contro i cristiani definito estremo, l’India (11°), di cui denunciamo da anni il declino delle libertà fondamentali della minoranza cristiana, bersaglio di violenze e discriminazioni. Nel periodo in esame questa nazione ha il record di detenzioni di cristiani senza processo per ragioni legate alla loro fede (1.750).
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