World Watch List 2023 – Report 

La lista dei primi 50 paesi dove esiste persecuzione anticristiana

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La World Watch List compie 30 anni!

Nella WWL 2023 ancora una volta si registra il più alto livello di persecuzione da quando la WWL viene pubblicata, confermando l’aumento costante degli ultimi anni. Altro segno visibile del declino della libertà religiosa dei cristiani nel mondo è il fatto che dall’edizione del 2021 troviamo nella mappa esclusivamente nazioni con un livello molto alto ed estremo di persecuzione e discriminazione. 
 

Sintesi dei risultati
  1. sono oltre 360 milioni nel mondo i cristiani che sperimentano almeno un livello alto di persecuzione e discriminazione a causa della propria fede (1 cristiano ogni 7); 
  2. la Corea del Nord torna al 1° posto; 
  3. la violenza anticristiana in Africa Sub-Sahariana raggiunge intensità senza precedenti;
  4. tra i circa 100 paesi monitorati aumenta la persecuzione in termini assoluti, con 76 paesi che mostrano un livello definibile alto, molto alto o estremo; 
  5. Nigeria ancora epicentro di massacri (salgono da 4.650 a 5.014), mentre il numero totale di cristiani uccisi per ragioni legate alla fede decresce leggermente attestandosi a 5.621;
  6. cresce il numero di paesi che adottano il modello cinese di controllo centralizzato sulla libertà di religione, con l’uso massiccio di tecnologia, mentre la Cina (16°) sta forgiando un'alleanza internazionale per ridefinire i diritti umani;
  7. cresce il fenomeno della chiesa “profuga”, sempre più cristiani in fuga dalla persecuzione;   
  8. America Latina, meno libertà a causa di mal governo, criminalità e leader indigeni;
  9. la Chiesa in Medio Oriente ridotta e sotto pressione.
     
TOP 10: i luoghi più pericolosi al mondo dove essere cristiani

La Corea del Nord torna al primo posto, ma con i livelli di persecuzione più alti di sempre (98 punti!). Questo aumento segue la nuova ondata di persecuzione promossa dalla “Legge contro il pensiero reazionario”, uno dei fattori che ha portato all’aumento degli arresti di cristiani e alla scoperta e conseguente chiusura di un maggior numero di chiese.

Nelle prime 5 posizioni, ci sono 3 nazioni fortemente islamiche, come evidenza del fatto che l’oppressione islamica rimane una delle fonti principali di intolleranza anticristiana: Somalia (2°), Yemen (3°) e Libia (5°). Per la precisione qui le fonti di persecuzione sono connesse a una società islamica tribale radicalizzata, all’estremismo attivo e all’instabilità endemica di questi paesi: la fede cristiana va vissuta nel segreto e se scoperti (specie se ex-musulmani) rischiano anche la morte. L’Eritrea risale di due posizioni (4°), confermando la propria nomea di “Corea del Nord dell’Africa”, così come la Nigeria sale ancora (6°), confermandosi la nazione dove si uccidono più cristiani al mondo (5.014, mai così tanti).

Il Pakistan al 7° posto è stabile nella top 10 da molti anni, rimanendo la seconda nazione al mondo dove si manifesta più violenza anticristiana (dopo la Nigeria). L’Iran (8°) non si smentisce, rimane tra le nazioni dove la vita della chiesa è più difficile: costretti ad incontrarsi in piccoli gruppi in casa, i cristiani e le chiese sono percepiti come minacce al regime islamico e, come in tutti i succitati paesi islamici, i convertiti al cristianesimo sono esposti a maggiori rischi. Attenzione: l’attuale destabilizzazione del Paese dovuta ai tumulti è iniziata nel settembre 2022, quindi verso la fine del periodo di analisi di questa ricerca. Un eventuale impatto sulla persecuzione dei cristiani lo vedremo soprattutto dalla prossima WWL.

L’Afghanistan scende al 9° posto. Dopo la riconquista del potere dei Talebani nel 2021, molti cristiani sono stati uccisi, tramite una vera e propria caccia all’uomo. Una piccola parte è riuscita, però, a nascondersi, mentre una grossa fetta è fuggita all'estero. Tutto ciò, però, accadeva nel 2021. Nel 2022, invece, cala vistosamente il punteggio relativo alla violenza contro i cristiani, poiché l'attenzione dei Talebani si è concentrata sul consolidare il loro potere, affermando a più riprese che ogni presenza cristiana era stata debellata. Ciò fa comprendere che questa diminuzione degli atti violenti nel periodo in esame non significa assolutamente che la vita dei convertiti alla fede cristiana sia più sicura. Semplicemente hanno smesso di cercarli e l’esiguo numero rimasto vive a un livello totale di clandestinità (si veda più avanti per analisi dettagliata).

Il Sudan, su cui si erano riposte speranze nel 2021, risale al 10° con un aumento di 4 punti spalmati su tutte le sfere della vita del cristiano. Infine, completa le 11 nazioni dove si registra un livello di persecuzione e discriminazione contro i cristiani definito estremo, l’India (11°), di cui denunciamo da anni il declino delle libertà fondamentali della minoranza cristiana, bersaglio di violenze e discriminazioni. Nel periodo in esame questa nazione ha il record di detenzioni di cristiani senza processo per ragioni legate alla loro fede (1.750).

Trend e Dinamiche Persecutorie Principali
  1. la violenza anticristiana in Africa Sub-Sahariana raggiunge intensità senza precedenti;
  2. il modello Cina e il numero crescente di emulatori;
  3.  il controllo digitale cinese minaccia le comunità cristiane;
  4. Corea del Nord, ai massimi livelli. Afghanistan, un caso complesso;
  5. America Latina: meno libertà a causa di mal governo, criminalità e leader di comunità indigene;
  6. la Chiesa in Medio Oriente ridotta e sotto pressione;
  7. Cresce il fenomeno della Chiesa “Profuga”

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